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Giuseppe Lucia: "la voglia di imparare non mi è mai mancata"

Il ristorante pizzeria trattoria Zio Giglio sito a Lecce si propone alla sua clientela garantendo il massimo della qualità. Da diversi anni Giuseppe Lucia e i news-3.jpgsuoi collaboratori sono specialisti nel senza glutine, dall’antipasto al dolce, riuscendo così a soddisfare tutti ma proprio tutti i clienti.
Fondatore della Scuola Internazionale della Ristorazione nel 2010, nell’aprile 2003, insieme a 8 altri colleghi, ha costituito l’“Associazione Pizzaioli Salentini”, l’associazione con più donne pizzaiole al mondo.

Pizzaioli si nasce o si diventa?  
«Difficile dirlo, se pizzaioli si nasce, non lo sai, ma quando meno te lo aspetti, vien fuori  il pizzaiolo che è in te!»

Prima di iniziare a lavorare hai frequentato un corso, una scuola o hai avuto un maestro che ti ha insegnato il mestiere del pizzaiolo?
«Quarantadue anni fa non esisteva una scuola per pizzaioli, si cominciava subito a far pratica, si cominciava dalla gavetta. Così nel lontano 1981 il mio primo maestro è stato Luciano Faggiano colui che mi ha avviato al mestiere del pizzaiolo. È lui, che più di altri mi ha lasciato più nozioni di vita. Nel corso del mio cammino di vita professionale, mi sono dedicato a varie attività: ho fatto il falegname, l’elettricista, insomma ero un tutto fare. Finché nel 1986 con i miei tre fratelli apriamo una pasticceria, e nel 1987 arriva la mia prima stagione da primo pizzaiolo. Poi dal 1989 al 1992 sono gli anni trascorsi come pizzaiolo in Emilia Romagna, impegnato nelle varie stagioni lavorative. Infine nel novembre del 1998, ho aperto finalmente la mia piccola pizzeria d’asporto in via San Domenico Savio nella mia bellissima città di Lecce: ZIO GIGLIO.
Solo dopo, nel 1999, ho frequentato il corso di Pizzaiolo presso la Scuola Italiana Pizzaioli a Caorle ed il Master Istruttore Pizzaiolo.
La voglia di imparare non mi è mai mancata, ed è per questo che nel 2007 ho svolto il mio primo corso lievito naturale con Richmont Club Italia e da quel giorno, sistematicamente, 5-6 corsi annuali di aggiornamento e perfezionamento non solo nell’impastare ma anche nel gestire un’attività di panificazione».

news-2.jpgDi questi 13 anni di attività della Pizzeria Zio Giglio qual è il ricordo più bello?
«È un ricordo che ancora oggi mi fa emozionare, la gioia contagiosa di una ragazza celiaca quando 17 anni fa, le dissi: da oggi, basta con le basi precotte, da oggi l’impasto per la tua pizza lo faccio io!»

Ai corsisti della Scuola Internazionale della Ristorazione, ragazzi che vogliano fare il tuo mestiere, cosa consigli?
«C’è una cosa che mi piace sempre dire ai miei corsisti e lo dico a tutti i giovani aspiranti pizzaioli, credo che non ci sia consiglio migliore: “abbiate sempre fame di sapere! Non fermatevi al primo sapere, crescete, formatevi, studiate e applicatevi. Sperimentate tutto quello che avete imparato”».

Qual è il tuo successo più importante?
«In realtà c’è più di un successo: prima di tutto le mie lavorazioni senza glutine, il mio collaborare con i ragazzi down e autistici, quanta gioia mi danno!!! E infine aver dato a tanti miei collaboratori la possibilità di realizzarsi professionalmente e di aprirsi un’attività propria».  

Hai un sogno nel cassetto?
«Sogni e progetti non devono mancare mai. Ne ho uno bello, ma non posso rivelarlo ancora. È un po’ prematuro. L’unica cosa che vi posso dire è questa: “è  il progetto più altruista del mondo”».

 

Tratto da Pizza&core N 110... Clicca qui per sfogliarlo!

 

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20/01/2022

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